lunedì 10 agosto 2015

#ALMASUMMERSCHOOL... è questione di maionese?

Tornare all'Alma per me è una grande emozione, non solo perché è il più autorevole centro di formazione della cucina italiana a livello internazionale, ma soprattutto è il luogo dove conoscenza e passione si mescolano con grande sintonia umana.


Il contesto è la splendida Reggia di Colorno, cornice perfetta per questo luogo d'arte culinaria.
Giovedì scorso mi sono intrufolata tra i 40 migliori diplomati degli istituti alberghieri di tutta Italia
che hanno avuto l'occasione speciale di vivere una settimana ad Alma con corsi formativi, lezioni, uscite didattiche e approfondimenti sul mondo della cucina, della pasticceria, della sommellerie e della sala.

Le giornate alla summer school sono intense:

alle 8 del mattino eravamo già alla scoperta del Podere Stura, l'azienda agricola sperimentale di San Pancrazio che si occupa di produzione, di ricerca e confronto delle varietà agro-alimentari, di lavorazioni del suolo e di coltivazione biologica.


L'estate è la stagione dei pomodori e il podere si tinge di rosso con ben 100 varietà, eccone alcune:
il vero cuore di bue
il lampadino giallo
giallo di castelfiorentino,
non scambiatelo per un peperone
pomodoro nero

ed eccoci nelle serre della food valley per la raccolta delle verdure: profumi, colori e odori mi hanno fatto fare un tuffo nel passato quando andare nell'orto di famiglia era il momento gioioso che precedeva la cucina.


E infatti via in cucina all'alma, dove lo chef Cristian Broglia ha assegnato, supervisionato e seguito la preparazione dei piatti.


E' stato emozionante vedere l'entusiasmo, l'attenzione e la voglia di imparare di questi ragazzi.

E di seguito il corso superiore di sala e bar: la formazione dei futuri restaurant e bar manager
è l'importante novità che da quest'anno ha arricchito i corsi di formazione ad Alma.


il professor Roberto Gardini, uno dei più grandi maître sommelier d'Italia, direttore del corso di sala ad Alma, ha tenuto una bellissima lezione tra i pregiati vini della cantina didattica di Alma.


Gardini ha rimarcato che il mestiere di sala è una vocazione, prima ancora di una professione, poi occorre la formazione.


La sua squisita crepes suzette ci ha fatto desiderare il ritorno della lampada in sala.


Ed eccoci al contest che ha lanciato l'azienda Toscobosco per gli allievi più meritevoli, seguiti dallo chef Fabio Giacopelli, nel nuovo ristorante di Alma.
Si sono sfidati in sei, ideando alcune ricette sul tema delle radici care all'azienda che ama i prodotti del bosco. 
Ho fatto parte della giuria insieme all'insostituibile direttore generale della scuola Andrea Sinigaglia,
chef, esperti, giornalisti e blogger: piatti con personalità e fantasia tra i quali ha vinto uno dei miei preferiti, il risotto alle radici di "Vittorio Giorgi".


Il miglior piatto per giornalisti e blogger: le costolette di agnello al moscato di scanzo e zenzero con polenta di mais spinato di gandino e crema di cavolfiore di "Kevin Grassenis", un piatto con un ottimo equilibrio, cucinato alla perfezione.


La giornata si è conclusa con la sala allestita a festa e la cena a buffet preparata dai ragazzi,
la consegna delle borse di studio di Toscobosco per le migliori creazioni e la consegna dei diplomi a tutti i ragazzi, rilassati e felici per la loro fantastica esperienza.

La maionese? chiedete ai ragazzi.
Ecco: ho capito che può iniziare tutto da lì....


Il mio è un arrivederci, l'esperienza Alma per me è ormai... questione di cuore, grazie a tutti!




se vi è piaciuto il mio post e volete ricevere gli aggiornamenti sui prossimi, potete seguire le mie 

pagine:



Nessun commento:

Posta un commento