mercoledì 22 ottobre 2025

LA SARDEGNA AD OVEST, DOVE IL SOLE SI TUFFA NEL MARE

Qualcosa deve per forza essere accaduto in un lontano passato quando non ero neppure un'idea di ciò che sarei stata. Antichi avi che dalla Sardegna si spostarono sul continente e di cui ho perso traccia o forse è stata una reincarnazione (anzi no questa potrebbe essere un'altra storia ancora più articolata).
Rimaniamo agli antichi avi...

Mi sono convinta che questa sia la calamita che ogni inizio estate mi riporta  in Sardegna. So che questo appuntamento è una costante di molti che, come me, hanno ipotetici avi sardi.
Ho riletto alcuni miei post del 2012 e 2013, un po' acerbi, molto puntuali, che raccontano l'emozione di una scoperta che oggi è diventata una certezza. Ricordo quel profumo di terra, salsedine e macchia mediterranea e qualcuno che mi diceva "D'ora in poi sentirai di essere arrivata in Sardegna al primo respiro". 


In questi ultimi anni ho trovato tanti approdi sicuri e affetti sinceri, da Alghero a Carloforte, dall'isola di San Pietro al Golfo di Orosei dove mi sento a casa, lì a strapiombo su Cala Fuili (qui il mio racconto).
E proprio qualche anno fa, mentre ero a Cala Gonone, mi è salito un grande desiderio di vedere un tramonto sul mare e "pronti, via" ho attraversato la Sardegna da Est e Ovest rincorrendo il sole. Ecco perché inizio il mio peregrinare sull'isola da Alghero, per fare il pieno di sole che si tuffa nel mare.
E poi giù verso Sud, verso l'isola dell'isola.

Ecco qui quello che si può incontrare lungo la west-coast della Sardegna.

sabato 17 maggio 2025

OSLO: UN URLO CHE CONNETTE NATURA E CONTEMPORANEITÀ

Eccomi finalmente ad Oslo. Sulla strada per Göteborg, in volo da Nizza, mi sono trovata catapultata in una fresca primavera invernale.

Da tempo volevo visitare la capitale della Norvegia, curiosa e attratta dall'Urlo di Munch e dal meraviglioso Museo che fa da scrigno a questa iconica opera d'arte.

Oslo è una città moderna immersa nella natura, una meta perfetta per un lungo fine settimana.
Una città ordinata e molto vivace con un clima talmente mutevole che sorprende ad ogni ora.

Di seguito vi lascio un po’ dei miei passi qua e là.


Sapete che Oslo fino al 1925 veniva chiamata Kristiania?
La capitale della Norvegia, posta nella baia più profonda del fiordo omonimo, deve oggi il suo nome all’insieme di foce OS e del piccolo fiume LO.

L’architettura è innovativa e i musei sono imperdibili. La natura meravigliosa che fa da cornice rende questa città un luogo tutto da vivere.



Un urlo di disperazione che avvolge ogni cosa. Chi lo ascolta? Pochi in realtà. Siamo tutti così presi dal quotidiano e l’arte ci mette di fronte alla immensità di un gesto.

Esistono tre diverse versioni dell'iconico Urlo di Munch che si trova nell'omonimo Museo che contiene le opere più significative del pittore norvegese.
L'urlo [The scream in inglese - SKRIK in norvegese] è stato disegnato con pastelli su carta per la prima volta in diverse copie nel 1893 proprio per rappresentare la disperazione di fine secolo, la fragilità dell'essere umano e delle sue opere.
Seguirono nel 1895 le trenta litografie in bianco e nero ad immediata dimostrazione dell'incredibile  successo dell'opera non solo in Norvegia.
Per ultima venne dipinta la versione in tempera su pannello, forse eseguita nel 1910.




Ma Munch non è solo l'urlo. Ci sono opere grandiose per dimensione ed intensità al Museo Munch e quindi il mio consiglio è quello di dedicarci un'intera giornata.

L'urlo, le altre opere di Munch, la struttura dell'edificio, le mostre temporanee [io ho visto il mitico Georg Baselitz] e naturalmente una pausa gourmet con vista a 360 gradi dalla sommità dell'edificio rendono indimenticabile l'esperienza qui.




Cosa unisce Munch a Baselitz? Baselitz si è spesso domandato dove fossero le gambe della famosa foto che ritraeva Munch seduto sulla sua poltrona nello studio d'artista...



Il Teatro dell'Opera di Oslo [Operahuset] è un edificio che come è accaduto per l'opera di Munch, è diventato iconico per la città, baricentro e cuore pulsante.

Appoggiato sul fiordo, bianco e luminoso, l'edificio è nato dal progetto di Snøhetta nel 1999 ed è stato realizzato dal 2003 al 2007. Marmo Vetro Legno Acqua.

Vorrei assolutamente vedere un'opera in questo teatro dove, mi dicono che l'acustica sia davvero avvolgente. Dovrò portare un abito da sera per completare la magia dell'esperienza...



La visita al Parco di Vigeland è il mio suggerimento in una giornata di sole.
Questo parco artistico immerso nel verde è dedicato all'esposizione permanente di sculture, bassorilievi e opere in ferro battuto dell'artista norvegese Gustav Vigeland.
Una lunga passeggiata immersi nell’arte del primo dopoguerra e per chi vuole sapere tutto sullo scultore al limitare del parco si trova il Vigeland Museum.




Qui ad Oslo ho amato anche la cucina, un mix di tradizione ed innovazione, vi lascio di seguito due ristoranti dove di certo tornerò.

The Salmon è un ristorante specializzato in piatti a base di salmone rigorosamente norvegese; dalla pesca al piatto tutto viene accuratamente narrato all'interno degli spazi del locale.



Il Cafè Skansen è il luogo ideale a tutte le ore e con la tenue luce della sera si crea un'atmosfera che mi ha riportato ai miei amati bistrot parigini.


Il mio prossimo viaggio in Norvegia partirà da Oslo per completare la visita alla città e poi via alla scoperta delle meraviglie naturali di questo paese tra fiordi, ghiacciai, cascate e aurora boreale!






se vi è piaciuto il mio post e volete ricevere gli aggiornamenti sui prossimi, potete seguire le mie pagine:


venerdì 28 febbraio 2025

CAVOLETTI DI BRUXELLES CARAMELLATI IN FORNO, PROVARE PER CREDERE!

Piccoli, tondeggianti di un bel verde brillante e con un gusto inconfondibile, ecco i cavoletti di Bruxelles.

Se facessi un sondaggio quasi certamente i cavolini di Bruxelles risulterebbero tra le verdure più controverse. Quanti sono quelli che proprio non li sopportano? Senza dubbio credo che siano tantissimi!

Con questa ricetta sono altrettanto certa che anche gli odiatori cambieranno idea!
I cavoletti di Bruxelles caramellati in forno sono appetitosi, croccanti, saporiti… insomma sono  irresistibili, uno tira l’altro esattamente come succede per le patatine fritte o le ciliegie.

Inoltre i cavoletti di Bruxelles non dovrebbero mancare sulla nostra tavola perché sono ricchi di nutrienti che sono alleati importanti per il nostro benessere. 
Cucinati in questa maniera diventeranno una buona abitudine. Provare per credere!

Infine, ecco un dettaglio da non sottovalutare: preparati così i cavolini durante la cottura non emanano il classico odore fastidioso tipico delle crucifere che invade la cucina.

Difficoltà: facile
Preparazione: 10 minuti
Cottura: 30 minuti circa

venerdì 31 gennaio 2025

CROSTATA DI BOCCIOLI DI ROSA DI MELA E AMORE PER IL TEMPO PERSO

Perchè molte persone hanno la sensazione che il mese di Gennaio sia più lungo fra gli altri mesi? Gli studi di psicologia dicono che la durata soggettiva del tempo è stimolta dalla percezione e dunque sappiamo tutti che il tempo è misurato dal tempo.

In ogni caso per me il mese di Gennaio inizia e finisce in un baleno. Neppure il tempo di realizzare che le feste di Natale sono concluse, neppure il tempo di sedermi qui a scrivere quel che accade, solo il tempo di fare una grandiosa torta di compleanno, consegnare un mazzo di fiori con i boccioli di mela e aspettare che torni un'ondata di brezza marina o una ventata di neve montana.

Gennaio è già finito e lo voglio festeggiare con questa crostata di boccioli di rosa di mela.


Difficoltà: difficile (ma non impossibile, è sufficiente un po' di pazienza)
Preparazione: 1 ora circa (dipende dal bocciolo)
Riposo: 1 ora
Cottura: 15+15 minuti circa