giovedì 31 gennaio 2019

I VINI DELL'ETNA: IL CUORE NERO DI SICILIA, TRA IL MARE E IL CIELO

"... Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi. ..."
Prendo in prestito questo frammento di Charles Baudelaire perché è la frase che più mi torna in mente di fronte alla Montagna che, con il suo nero mantello di lava, imponente, magnetica e solo apparentemente immobile, mi cattura.
Mai come questa volta ho avuto difficoltà nel trovare la strada giusta per raccontare la mia esperienza. Il vino è il fulcro di questo viaggio ma è l'Etna il teatro, che a metà tra il mare e il cielo, domina ogni cosa.

Il territorio che circonda l'Etna è una sorta di isola magica all'interno dell'isola. Non appena si varcano i confini delle pendici del vulcano si sente una energia speciale che pervade ogni cosa e che anima le persone che amano e vivono questa terra.


Dal suolo sale la forza propria del centro della Terra. Si arrampica su per le radici delle viti, quelle antiche e quelle più giovani, fino agli acini dei grappoli appesi.

Il vino di queste parti oggi è elegante, raffinato e autentico con espressioni differenti tra una contrada e l'altra. Che sia Etna Bianco DOC o Etna Rosso DOC qui si gioisce nel calice, si apprezza il risultato di un microclima unico, con forti escursioni di temperatura ed il profumo del vicino mare.

La Sicilia è diventata all'estero terra di vino come lo sono la Toscana ed il Piemonte e non si tratta solo di marketing turistico ma di straordinaria qualità di un prodotto fortemente riconoscibile. 

I Vigneti di Bosco
I Vigneti di Barone di Villagrande
I Vigneti di Tornatore
Nerello MascaleseNerello Cappuccio sono il punto di partenza dell'Etna Rosso. In ogni areale, in ogni spicchio di vigna che guarda l'Etna si sentono raccontare storie diverse di chi ama le viti, di chi ama la cantina e produce il vino con il massimo rispetto per far si che si possano ritrovare le pecularità delle uve nel bicchiere. Mai come in questa occasione ho sentito dire così tante volte che il vino è dritto, preciso e per me al palato risultava oltremodo amichevole, accogliente.

Carricante e Catarratto sono le uve dell'Etna Bianco. Vino che si caratterizza per la sua leggerezza e per il carattere armonico: sapore fresco, fragrante e secco. L'Etna Bianco è il prodotto di un paesaggio naturale che si distende dalle pendici fino alla vetta del vulcano. Il colore che lo evidenzia è il giallo paglierino, attraversato da lievi riverberi che rievocano l’oro. Il profumo è quello tipico del vitigno autoctono Carricante.

I vini dell'Etna sono il risultato di questa meravigliosa terra ed i loro produttori si raccontano così:

 

Coltiviamo solo vitigni dell’Etna, nel rispetto del territorio, della tradizione e delle peculiarità dell’annata.
Limitiamo al minimo gli interventi in vigna e in cantina, perché crediamo che solo assecondando e rispettando la naturale espressione del nostro territorio, si possano avere grandi vini.
Non utilizziamo diserbo per non alterare l’equilibrio irripetibile e l’energia creativa della nostra terra. Non utilizziamo barriques, ma soltanto tini e botti grandi prodotte con legni di lunghissima stagionatura.
Tutto il nostro lavoro è teso ad assecondare la personalità delle nostre vigne, mantenendo intatta la diversità tra un’annata e l’altra.


 

I Vigneti di Camporè in Randazzo, sorgono in Contrada San Lorenzo, sul versante nord dell’Etna, a 765 m sul livello del mare, sull’ultimo ciglione lavico di una colata preistorica. La natura da queste parti è stata molto generosa, regalando un terreno perfetto e una condizione climatica ideale per la coltivazione delle viti.

L’Azienda i cui ettari sono equamente divisi tra nerello mascalese e carricante è condotta da Mariapia Madaudo, una giovane laureata in giurisprudenza con la passione per il vino, la natura e l’Etna. Alle sue spalle ci sono tre generazioni di produttori che oggi sono il suo faro, insieme allo staff della tenuta. Vogliamo solo fare del buon vino in armonia con la natura che ci circonda, questa è la semplice filosofia di Camporè.


 


L’inizio della coltivazione della vite, con la produzione del vino, da parte della Famiglia Tornatore risale al 1865 quando il bisnonno dell’attuale proprietario intraprende l’attività agricola. Nel 1910 Giuseppe, nonno dell’attuale proprietario, costruisce una casa con annesso palmento in contrada Piano Fiera con attigui 2 ettari di vigneto a cui si aggiungono altri 2 ettari sul versante Nord dell’Etna in contrada Piano Felci a quota 1.000 m.s.l.m.. 
La famiglia Tornatore ha avuto da sempre una conoscenza dettagliata dei territori del comune di Castiglione di Sicilia dal momento che il nonno Giuseppe e lo zio Giovanni furono nominati all’inizio degli anni ’30 indicatori catastali, accompagnando il topografo a rilevare particelle, per definire confini e nomi delle contrade. A quel periodo risale anche la realizzazione di un oleificio annesso al palmento, che è stato attivo, nelle diverse evoluzioni tecnologiche, sino agli anni ’70. Una famiglia dunque con profonde radici nel territorio di origine, che nelle successive generazioni, non ha mai tralasciato l’attaccamento ed il rispetto dello stesso e delle tradizioni.


 

Tenute Bosco, Vigne dell’Etna. Tutto inizia da qui, e qui ritorna. Una visione dedicata alla madre di questi luoghi: la “montagna”, come viene chiamato il vulcano da queste parti. A lei, sovrana di questo territorio meraviglioso, dalle forti evocazioni e dai richiami ancestrali, dedichiamo tutto ciò che facciamo. Alla sua presenza ispiriamo la nostra attività: quella del fare vino “come una volta” nel rispetto della natura, delle antiche tradizioni e della bellezza intorno a noi.


  

La passione per questa terra e per il vulcano, condiziona la nostra filosofia aziendale, è rendere omaggio ai primi vignaioli che hanno tessuto la storia della viticoltura etnea.
Attenta ai valori della tradizione e della qualità, la nostra azienda ha l’obiettivo di produrre un vino espressione delle potenzialità del territorio, coltivato manualmente e in biologico.
La territorialità, le peculiarità climatiche e morfologiche delle aree di produzione, il rispetto dell’ambiente, sono i valori su cui si fonda la nostra azienda.

 

L’Etna scorre nella linfa dei nostri vigneti che sorgono sulla pietra lavica a 700 metri di altitudine. Le viti si intrecciano con il respiro del vulcano diventando espressione di un territorio unico, suggestivo e ricco di fascino.
Non abbiamo mai perso il legame con la terra. Nei vigneti quasi tutti gli interventi, compresa la vendemmia, sono fatti a mano da una squadra di 25 donne e il lavoro in cantina è guidato dall’amore per il vino che è cura del dettaglio ed espressione profonda del territorio.


 

Per riassumere in un'immagine la nostra filosofia aziendale abbiamo voluto il triangolo - forma perfetta - che riflette la propria sagoma, a simboleggiare il vulcano che infonde i suoi benefici sul territorio circostante. Per alcune delle nostre etichette abbiamo quindi scelto la " donna-vulcano", immagine elegante e potente. Così come vogliamo che sia il nostro vino.

 

Barone di Villagrande a Zafferana Etnea (CT)
Crediamo che l’ambiente che ci circonda sia il patrimonio più prezioso che possediamo ed operare nel pieno rispetto dei suoi delicati equilibri è da sempre il nostro obiettivo. Il nostro intervento si limita ad assistere la pianta, prima, e l’uva, poi, in un percorso emozionante. I vini che prendono vita nella nostra cantina sono espressione del territorio, dei vitigni, dell’annata. Siamo altrettanto coscienti che l’uomo col suo operato, le sue scelte, la sua guida sapiente, è in grado, complice la natura, di creazioni uniche e deliziose. Nell’eleganza e nella fragranza dei nostri vini si cela la nostra esperienza, la nostra terra, il nostro orgoglio.


 

Benanti a Viagrande (CT)
Abbiamo elaborato una mission quasi filosofica che oggi è condivisa da tutti noi: una nostra versione dello slogan “think local, act global”. I vini dell’Etna devono esprimere il “territorio” dal quale provengono e la loro personalità; quello che abitualmente si definisce “terroir”! I vini dell’Etna devono avere eleganza, equilibrio, tipicità ed allo stesso tempo devono generare profonde emozioni ed essere ricordati nel tempo.

 

Lo straordinario "campo base" per questa esplorazione è stata Villa Neri a Cinoglossa (CT)
Villa Neri Resort & Spa ha il fascino delle residenze nobili siciliane, ma con un tocco di design contemporaneo, e, grazie alla scelta dei materiali locali, il territorio è sempre presente dentro e fuori. Si riconoscono la pietra bianca del Ragusano, la pietra arenaria di Taormina per le pavimentazioni esterne e il marmo bianco in quelle interne. In alcune camere, l’arredamento è impreziosito da interessanti opere di scultori e pittori siciliani, come i maestri Luigi Russo Papotto e Salvatore Incorpora.

Il ristorante di Villa Neri, Le Dodici Fontane, guidato dal giovane e talentuoso chef Elia Russo, ha ospitato alcune serate con la sua alta cucina abbinata ai vini delle cantine circostanti.




 
 

Grazie a Cronache di Gusto per avermi dato l'opportunità di scoprire il territorio dell'Etna, il cuore nero della Sicilia, una terra  dal fascino antico e indubbiamente unico e a Salvo Neri (e a tutto il suo staff) per la calorosa ospitalità, nella sua perla incastonata tra le bellezze del vulcano, Villa Neri Resort & Spa.



... e ancora ETNA su chiediloalladani

TAORMINA GOURMET 2018



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