Se la cucina è la sintesi di un territorio i Brutti ma Buoni per me sono sinonimo di Piemonte.
Pochi ingredienti per un dolcetto tanto grezzo esteticamente quanto goloso al palato.
In realtà l'origine se la contendono il Piemonte e la Lombardia, comunque sia oggi i Brutti ma Buoni sono un dolce conosciuto e preparato, con qualche piccola variazione, in molte regioni italiane.
Solo 4 ingredienti e un po' di attenzione durante la cottura per portare in tavola dolcetti croccanti e friabili.
Sono perfetti da servire come fine pasto, per il thè delle cinque e in qualsiasi momento della giornata abbiate voglia di qualcosa di dolce da sgranocchiare.
Difficoltà: facile
Preparazione: 20 minuti circa
Cottura: 45 minuti circa
Ingredienti (per circa 30 biscotti):
- 4 albumi medi a temperatura ambiente (circa 150 g)
- 200 g di zucchero
- 300 g di nocciole tostate spellate
- 1 bacca di vaniglia
Mettete nella planetaria gli albumi a temperatura ambiente e iniziate a montarli con la frusta.
Aggiungete i semi della bacca di vaniglia e, quando gli albumi sono bianchi e spumosi, a poco a poco aggiungete lo zucchero. Montate a velocità media ancora per qualche minuto fino a quando il composto diventerà una meringa soda e lucida.
Nel frattempo tritate le nocciole, dovete ottenere una granella di media grandezza.
Accendete il forno a 140°C.
Unite la granella di nocciole alla meringa mescolando delicatamente con una spatola dal basso verso l'alto per non farla smontare.
Con l'aiuto di 2 cucchiai disponete su una teglia ricoperta di carta da forno un pò di composto mantenendo distanza un biscotto dall'altro.
Fate cuocere per circa 15 minuti a 140°C, poi abbassate il forno a 120°C e fate cuocere per un'altra mezz'ora. Controllate la cottura, dipende dal tipo di forno.
I Brutti ma Buoni devono asciugare, dorare e risultare friabili, non molli all'interno, considerate che raffreddando si induriranno ancora un pochino.
Conservateli in una scatola di latta e saranno gioia per il palato per diverso tempo!
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