Quando il cielo è sereno da Marrakech si vedono le montagne ed è impossibile resistere al desiderio di raggiungerle. Lascio il caos della città alla scoperta delle regioni che ancora vivono fuori dal tempo.
L'Alto Atlante è una delle regioni più affascinanti del Marocco e forse di tutta l'Africa del Nord.
E' la via per arrivare alle Oasi del Sud e poi al deserto.
La strada che porta al passo Tizi n'Tichka aggira la foresta, attraversa campi e piccoli villaggi berberi costruiti con paglia e fango. La strada si inerpica attraverso le montagne e i pascoli su tornanti che sono un capolavoro di ingegneria.
I Berberi sono ancora i Signori dell’Atlante, questo dicono loro e mi hanno convinta.
Le donne non portano il velo ma meravigliosi abiti colorati e svolgono gran parte del lavoro pensante sia all'interno della famiglia che nella vita rurale, sono un vero perno nella comunità. I compiti più importanti invece, come ad esempio la compravendita e l'irrigazione, spettano ancora in modo quasi esclusivo agli uomini.
Le donne non portano il velo ma meravigliosi abiti colorati e svolgono gran parte del lavoro pensante sia all'interno della famiglia che nella vita rurale, sono un vero perno nella comunità. I compiti più importanti invece, come ad esempio la compravendita e l'irrigazione, spettano ancora in modo quasi esclusivo agli uomini.
Lungo la strada dell'Alto Atlante si incontra la vita di queste terre. Contadini e allevatori si muovono a bordo del taxi berbero per raggiungere il villaggio dove si tiene il mercato giornaliero. Si incontrano bambini e bambine che percorrono chilometri a piedi per raggiungere la scuola. La bicicletta è un privilegio che pochi hanno.
Superato il passo, a 2.260 metri di altezza, si discende lungo la valle dell'Ounila, si lascia la N9 e si percorre la P1506 sino alla Kasbah di Telouet, uno dei monumenti più belli dell'Atlante.
La Kasbah è la casa fortificata che il pascià berbero di questi territori fece erigere con la cura che a quel tempo veniva riservata alle moschee e ai palazzi reali. La visita del palazzo è un tuffo nel passato, quando queste terre erano attraversate dalle carovane di mercanti dirette al deserto. La vista della valle dal tetto mi ha riportata alle pagine del Tè nel Deserto di Paul Bowles e all'idea di non essere una turista ma una viaggiatrice di fine ottocento.
L'interno della Kasbah è un affascinante labirinto di porte e passaggi segreti. Le sale principali, miracolosamente intatte, con i loro stucchi, piastrelle e decorazioni intagliate, sono un esempio di grande raffinatezza e attenzione ai dettagli.
Ora non resta che raggiungere le Oasi del Sud, la mia prossima tappa sarà la meravigliosa Oasi di Skoura, un grande palmeto tagliato da sentieri che collegano ksour e kasbah circondati da terreni coltivati.
L'oasi potrebbe coincidere all'idea dell'Eden, ricco di palme da dattero, albicocchi, meli, mandorli, ulivi, rose, ortaggi e trentasettemila Donne, Bambini e Uomini che hanno strappato la vita al deserto grazie al duro lavoro nei campi. L'acqua scorre lungo canali di fango e può essere utilizzata da ciascuna famiglia solo per alcune ore durante il giorno o durante la notte.
La vita qui nell'oasi è ancora quella cento anni fa. Le famiglie costruiscono le loro case con metodi di costruzione antichi e danno priorità assoluta all'acqua che serve per coltivare.
Ho trovato una casa stupenda a Les Jardins de Skoura, una vera oasi nell'oasi (mappa).
Questo luogo è un gioiello nascosto, raggiungibile solo grazie alle indicazioni precise di Caroline, è l'ideale punto di partenza per la visita all'oasi. Grazie ai consigli della padrona di casa si può prendere coscienza della vita vera di questo territorio. Da qui si possono fare interessanti escursioni nelle Gole di Dades e Tora, ma questa sarà un'altra storia.
La cucina del Jardins è di alto livello: verdure e frutti dell'oasi, sempre di stagione naturalmente, tajine di agnello e di pollo squisite, vino di Meknes, che gioia!
Questo luogo è un gioiello nascosto, raggiungibile solo grazie alle indicazioni precise di Caroline, è l'ideale punto di partenza per la visita all'oasi. Grazie ai consigli della padrona di casa si può prendere coscienza della vita vera di questo territorio. Da qui si possono fare interessanti escursioni nelle Gole di Dades e Tora, ma questa sarà un'altra storia.
La cucina del Jardins è di alto livello: verdure e frutti dell'oasi, sempre di stagione naturalmente, tajine di agnello e di pollo squisite, vino di Meknes, che gioia!
Il Marocco è un paese di tradizioni antiche, di bellezze naturali e di persone gentili e calorose.
Basta andare oltre il primo impatto per scoprire un popolo generoso, curioso e desideroso di confrontarsi con il mondo intero.
Ogni giorno ci si incontra intorno al tè alla menta e altre parole non sono necessarie.
Basta andare oltre il primo impatto per scoprire un popolo generoso, curioso e desideroso di confrontarsi con il mondo intero.
Ogni giorno ci si incontra intorno al tè alla menta e altre parole non sono necessarie.
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