venerdì 31 maggio 2019

UNA SETTIMANA IN PUGLIA: DALLA FOCACCIA DI BARI AI TRULLI DI ALBEROBELLO. "MI PIACE ASSAI"

Io viaggio anche quando sono ferma. Lo faccio ad ogni risveglio guardando il mare alla finestra e poi, appena posso, preparo il bagaglio. Viaggiare il più possibile è il mio desiderio.
Volare con un piccolo bagaglio a mano ed affittare una comoda city car è diventato veramente facile ed i molti strumenti di ricerca on line possono soddisfare tutte le esigenze.

Da tempo volevo passare alcuni giorni in Puglia e, approfittando dei comodi collegamenti aerei con l'aeroporto di Bari, sono partita.
Bari è una città di mare fatta proprio come piace a me. Una città che ti getta subito in un romanzo pieno di suspense e sentimento, come in quei meravigliosi racconti di Gianrico Carofiglio in cui il protagonista è l'avvocato Guido Guerrieri.

L'aeroporto si trova a pochi chilometri dal centro città ed in un lampo mi sono trovata a passeggiare lungo il Molo San Nicola e il Molo Sant'Antonio guardando il mare e il bottino dei pescatori, prima di immergermi nella spettacolare Bari Vecchia.
 
 
Al mattino le orecchiette fresche si comprano ancora bussando all'uscio.
Le signore di Bari Vecchia che vivono all'Arco Basso preparano le orecchiette tutti i giorni per i ristoranti e le gastronomie e le fanno asciugare all'aria aperta, protette da retine artigianali come le loro mani sapienti.
Se non avete pentole e padelle per preparare le orecchiette fresche, non preoccupatevi, si trova una ottima selezione di taralli e tarallini da portare a casa e da assaporare per dare gusto ai ricordi.

La focaccia barese è una prelibatezza assoluta. Esplosiva la fragranza e avvolgente il sapore. Non perdete il Panificio Santa Rita per uno spuntino e poi via verso la Basilica Cattedrale di San Sabino e la splendida Basilica di San Nicola.
 
Che sia pranzo o cena la sosta di gusto al Ristorante Biancofiore è un vero piacere per il palato. Una esperienza gastronomica tra terra e mare, nel rispetto della tradizione pugliese e dell'innovazione della moderna cucina di questo territorio che oramai è un punto di riferimento per tutta la penisola.
 
 
Per il meritato riposo, dopo tanto peregrinare, la mia scelta è caduta sull'Hotel Imago: una casa-albergo che richiama il gusto minimalista del nord Europa e che accoglie un progetto di informazione e di trasmissione delle arti visive. Un luogo tutto da scoprire.
Al mattino, è tempo di partire, verso sud.
Percorrendo la costa verso il Sud si incontra la splendida Polignano a Mare.
Questo piccolo gioiello è cresciuto intorno al nucleo storico del borgo che si trova a picco sul mare.
Dalle grotte marine alla terrazza che guarda la Spiaggia di Lama Monachile si intrecciano vie lastricate di pietra avorio e di tanto in tanto si aprono piccole piazze su cui dominano le tante chiese.
Se la stagione lo permette non si può rinunciare ad un tuffo nella splendida spiaggia che è diventata il simbolo di questa città.
La tappa successiva è Monopoli, dove ho trovato la mia finestra sul mare Adriatico.
Fuori stagione la città è un incanto di viuzze deserte raccolte dentro le mura medievali. Ho passeggiato per ore, lungo i bianchi selciati del borgo marinaro, vegliata dal via vai di barche e barchette.
 
A Monopoli "fuori stagione" i ritmi sono lenti, la città pare addormentata, ma il pesce è sempre freschissimo perché i pescatori non riposano mai.
Se non volete spignattare in casa, la mia cucina pugliese di decennale tradizione è nel cuore del centro storico, all'Osteria Perricci, verace come piace a me: non si sbaglia mai.
La scelta gastronomica in città è ampia quanto quella delle sistemazioni.
La Casa del Pescatore è un ottimo riferimento per chi ama la completa indipendenza e soprattutto non può rinunciare, come me, ad avere il mare di fronte. 
È tempo di allontanarsi dal mare. Riparto a bordo della mia piccola macchinina verso la Valle d'Itria: Cisternino e Locorotondo.

Il centro storico di Cisternino è una terrazza sulla valle. Se dopo la passeggiata per le vie, tra palazzi storici e chiese, è sopraggiunta l'ora del pranzo, vi suggerisco di fermarvi alla Taverna della Torre.
  
E poi via verso Locorotondo, dove le case bianche abbagliano gli occhi, anche nelle giornate nuvolose, in un dedalo di vie e viuzze stracolme di fiori colorati e bucato profumato.
La leggenda narra che il Comune dia l'obbligo ai cittadini di mantenere le facciate sempre ben ordinate, rigorosamente imbiancate.
 
 
Ed infine eccomi ad Alberobello. Soggiornare in un trullo è quello che ci vuole per entrare a piè pari nel libro delle favole.
Alberobello non è solo uno dei luoghi più turistici della Puglia, è anche un paese che riporta la memoria ai libri di geografia, quando ancora le regioni venivano rappresentate con poche fotografie a colori. I trulli, forse frutto della fantasia di architetti Turchi o forse no. Non ero mai stata qui e vi assicuro che vale un viaggio in Puglia.
 
Bed&Breakfast Enjoy Trulli è un trullo da poco riportato a nuovo, pronto ad accogliere gli ospiti in un'atmosfera intima e famigliare. Dormire nel trullo è stato come essere accolta nuovamente dal ventre materno, con il naso all'insù verso quelle pietre incastrate perfettamente l'una all'altra.
La mia settimana in Puglia è stata "favolosa" nel vero senso del termine. Un viaggio nel tempo e nel gusto che vorrei rifare presto. Ho riempito la valigia e gli occhi di chiacchiere, sapori, luce e tradizioni... (e di taralli, cicoria, orecchiette...).
L'occasione ci sarà di certo anche perché in terra di Bari ho trascorso del buon tempo con la mia amica Nunzia che, nel suo Blog miele di lavanda, racconta il cibo bello, buono e giusto proprio come piace a me.
Le sue indicazioni sono state strepitose e non vedo l'ora di riabbracciarla.



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