domenica 12 novembre 2017

FAVIGNANA, UN AUTUNNO TUTTO... DA MARE

Questa volta mi sono ritrovata in Sicilia verso fine ottobre. Certo potrebbe non essere il momento migliore per andare al mare e invece in questa estate 2017, che si è impossessata dell'autunno, è stata una idea grandiosa.
Ed eccomi al porto di Trapani, pronta ad imbarcarmi con la mia auto sul traghetto per Favignana. "Per ora non si parte, aspettiamo la decisione del Capitano". "Eh no! Dai, così non vale!"...

Al tramonto sono già al Nido del Pellegrino, a picco sul Mediterraneo.
E' un posto carico di magia che trasmette la sensazione della frontiera, del viaggio e anche un po' della prigionia. Il piccolo isolotto di fronte ai miei occhi è popolato solo dai gabbiani che danzano al calare del sole.


La serata dietro al porto in questa stagione è molto particolare, direi rilassata per un luogo di vacanza come è questo. I ristoranti nelle vie non mancano e non c'è affanno per la ricerca del tavolo. Zuppa di pesce e hamburger di tonno. Il Grillo riempie i calici e noi li svuotiamo.
Passeggiare qui la notte è bellissimo. Il cielo è nero, le stelle illuminano la pietra bianca e lucida, intorno c'è un'assoluta quiete, si sente solo l'eco del mare e del vento.


Sono sulla mia terrazza e guardo l'infinito. Il sole si è appena alzato dal mare e il mio latte cremoso macchia una abbondante tazza di caffè nero. La giornata promette bene, andrò alla scoperta dell'isola e delle sue spiagge.

 

Inizio da Cala Rossa. Il mare è bellissimo e oggi tira un vento molto forte che ti scompiglia anche i pensieri. La cava di tufo che circonda la spiaggia forma un paesaggio marziano.
Decido di passeggiare su è giù scrutando le dritte pareti ai piedi delle quali si formano bellissime piscine naturali che ricordano antichi bagni termali.

 

In un'isola, se il vento soffia da nord, non resta che andare a sud. Ed ecco che allora me ne vado un po' a Cala Azzurra a prendere il sole.
Il mare è freddo ma non abbastanza per impedirmi di fare i fanghi con l'argilla che si trova lì in giro e subito dopo un bel tuffo nelle acque cristalline.


Ora è l'ora del pranzo e quindi è ora di pane cunzato.
Dopo questa assoluta delizia dello street food siciliano, ho le giuste energie per visitare l'ex Stabilimento Florio della Tonnare di Favignana e Formica. E' il più grande complesso di archeologia industriale del Mediterraneo.
La sua architettura testimonia la vita della società di Favignana che viene documentata attraverso supporti multimediali, fotografie, video-installazioni e suoni. Consiglio di fare questa visita senza fretta e soprattutto di ascoltare le tante storie di vita quotidiana che vi raccontano direttamente i protagonisti in un incontro virtuale faccia a faccia di grande emozione e calore umano.




 

 
 

I giorni si susseguono più o meno così, circondata da un'armonia di colori, profumi e sapori che Favignana offre in questo stupendo fuori stagione, stracolmo di anime che vivono l'isola tutto l'anno.

 
 

Questa sera andrò a vedere il tramonto al Faraglione, mi hanno detto che a quell'ora è un luogo davvero magico.
Continuo a pensare che l'isola sia la mia dimensione naturale, forse è quella sensazione di lentezza che si respira, o forse è il vento che tira e mi scompiglia i pensieri, o forse perché comunque vada,  anche quando sbaglio strada, alla fine mi ritrovo sempre lì, davanti al mare.




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